Trecinquantasetteenovantanove (3'57''99)

Oggi vogliamo parlare di questo libro "Trecinquantasetteenovantanove (3'57''99)" scritto da Luigi Del Buono,  un anconetano cresciuto nel mondo dello sport visto il padre campione olimpionico di mezzofondo, si dedica però al calcio e in seguito agli scandali di Moggi e co., decide di iniziare a frequentare il campo d'atletica e da lì nasce l'amore per la corsa.
"Correre è natura, l'uomo è stato creato per muoversi, per saltare, per correre. E' nella società odierna che stiamo violentando noi stesso" Così inizia Luigi del Buono il suo libro.
Questo testo parla di atletica, mixata alla vita vera, quella di chi lavora, di chi deve portare a casa lo stipendio e ha energie e tempo limitato.

E' la storia della realizzazione di un'obiettivo, per quanto piccolo, bastante per essere felici di se stessi : che in fondo è quello che conta. Non è il risultato assoluto, ma il percorso e il miglioramento.
Attraverso la corsa, Luigi ha imparato cosa vuol dire avere un obiettivo, credere in qualcosa, insistere, lavorare, impegnarsi, sudare e poi godere pienamente della propria conquista. Che sia correre o altro, è una lezione di vita, che lo ha profondamente cambiato.
Questa è la storia di un desiderio raggiunto dopo anni di lavoro. Correre i 1500 metri in pista dove suo padre era stato grande, anche se con tempi neanche paragonabili, il raggiungimento del traguardo lo rende pieno di entusiasmo e felicità e che cos'è la vita se non il semplice essere contenti di quel che si è fatto?